Anch’io mi chiamo Giulia, sono un’amica di Giulietta (noi la chiamiamo così da sempre), condividevamo la stessa passione… la pallavolo, compagne di squadra.
Visitando il vostro sito ho avuto la conferma che anche da voi Giulia si è fatta amare come qui, vi ha donato lo stesso sole e la stessa gioia che ha donato a me e a tutte le persone che la conoscevano.
Volevo solo abbracciare e stringermi nuovamente intorno al papà Giovanni che tutta la squadra conosce molto bene (veniva a tutti gli allenamenti e a tutte le partite), alla dolce mamma Marisa ma soprattutto a Federico, il fratello di cui Giulia andava tanto fiera!
Siamo con voi!


Come genitore vivo malissimo
questa sensazione di “vita spezzata”.
Di Giulia ma anche quella di Giovanni, di Marisa e di Federico. Ipotizzare di essere al suo posto è pensabile,
ma la prospettiva di continuare la propria vita
senza la ragione della stessa è parimenti dura e difficoltosa.

Ho visto Federico all’apparenza solo,
con il proprio dolore e lo sconcerto di quanto accaduto,
ma certamente così non sarà mai.
Non sarà mai solo, stretto ai suoi genitori
ed a Giulia che certamente sarà sempre presente tra loro,
in ogni attimo della loro vita.

Che Dio li aiuti e ci aiuti!
Dolori troppo grandi da dimenticare.
Sofferenze che segnano eternamente i nostri cuori.

Piggi


Quando pensi che tutto sia perso,
è proprio quello il momento di ricominciare,
raccogli ciò che di buono sei riuscito a creare
e portalo con te,
il resto lascialo.

Vestiti di un sorriso e di tanta speranza
allena il tuo cuore per le future battaglie
e impara da quelle che tu chiami sconfitte.

Ricorda, c’è un tempo per piangere
e un tempo per sorridere, SEMPRE
se questo è il giorno della tua lacrima
ricordati che domani si potrà trasformare in sorriso
se tu lo vorrai.

Gli ANGELI ti sono accanto
qualunque cosa tu vivi,
quando ti senti più sola
è perchè non tendi loro l’orecchio del cuore.

Liberati dai pensieri negativi
allenta il legaccio
che da sola ti stringi nel tuo grande cuore
e continua a respirare,
vedrai che il ritmo del tuo cuore
aumenterà con i battiti della tua vita.

Ascolta gli altri,
ama e sorridi,
riappropriati di ciò che sei e VOLA,
vola più in alto del sole
e sii felice… perchè è questo che
desidera Dio da te, oggi e sempre…
SII FELICE.

Patrizio Margarita


Non conoscevo bene Giulia e non conoscevo bene Alessio, ma so che per molti di noi erano persone speciali, amici rari.
I rapporti che nascono d’estate nei piccoli paesi del Comune di Cittareale sono genuini, veri, quasi morbosi; a testimonianza di questo bastava passare mercoledì mattina alla chiesa di via degli Scipioni… centinaia e centinaia di persone erano lì, tutte e solamente, per Giulia. E i suoi amici di sempre, quelli con cui giocava nelle strade del paese, quelli con cui andava in bicicletta, quelli che lei raccoglieva quando cadevano e quelli che la raccoglievano quando lei cadeva, quelli che la stavano vedendo diventare donna, l’hanno poi seguita, silenziosi con gli occhi gonfi di lacrime, nel suo ultimo viaggio. L’hanno accompagnata lì dove ora riposa, l’hanno salutata a lungo…. non riuscivano a staccarsi da lei, nonostante la giornata fosse stata lunga e faticosa.
Grandi e piccoli erano stretti intorno a Federico, Marisa e Giovanni nell’ultimo saluto all’amata Giulietta, la cui bellezza in vita era paragonabile a quella di un angelo.
Ed ora sapere che quell’angelo, con la sua montagna di riccioli, veglierà su un progetto concreto di solidarietà rende il suo ricordo ancora più grande.
Sarà dura superare questo momento… vorrei conoscere una formula per dare coraggio a Federico, ai genitori e a tutti gli amici che, in meno di un anno, hanno perso due pezzi di cuore, ma forse l’unico modo è continuare a vivere intensamente i nostri rapporti, con quell’amore e quell’affetto reciproco che pian piano allevieranno l’enorme dolore che riempie i nostri cuori.

Francesca Ferrocci


Un abbraccio a te Federico ed ai tuoi genitori.
Vivi Fede cercando di esaudire ogni suo desiderio, tutto quello che tua sorella avrebbe voluto fare, prova a farlo per lei.
In chiesa ogni persona presente era più grande di te Giulia,
così non è giusto.

Un bacio Riccardo Morgigno