Carissimi, a tutti quelli che ho abbracciato, ma anche a tutti coloro che ci sono stati vicini col pensiero, grazie di nuovo.
Infatti è il quarto anno che il 18 settembre ricordiamo Giulia e sia la chiesa di S. Anna a Roma che il Santuario a Cittareale erano colmi di parenti e amici che hanno partecipato ancora al nostro dolore.
Ringrazio le sue due zie, quasi mamme come amava definirle Giulia, che la viziavano e coccolavano più di me, che si sono ritrovate in una chiesetta vicino Anzio, e tutti i ragazzi che me la tengono viva nel ricordo; col passare degli anni sono sempre vicini con pensieri semplici e attenzioni timide, ma ben chiare quando si avvicinano a noi.
Vederli commossi mi sembrano così fragili, invece sicuramente diventeranno forti e affronteranno la vita con determinazione.
Che dire dei nostri amici che silenziosamente ci fanno da colonne su cui appoggiarci e non hanno momenti di cedimento, almeno così ci fanno credere. Riescono a farci mantenere un equilibrio tra normalità e sofferenza con semplici parole e gesti di vita quotidiana.
Citando le parole di una nostra amica di sempre vi saluto affettuosamente e vi abbraccio tutti:
“Mi piace immaginare che ogni anno che passa qualcuno da lassù – con la prepotenza tipica della sua gioventù – ci spinga dentro la pancia, nell’anima, nel cervello il desiderio di serenità, di luce, di sole, di allegria”
Ciao Gianni,
non voglio annoiarti con inutili parole.
Volevo dirti che oggi – dopo tanta pioggia- è una giornata piena di sole e forse, chissà, non sarà un caso.
Mi piace immaginare che ogni anno che passa qualcuno da lassù – con la prepotenza tipica della sua gioventù – ci spinga dentro la pancia, nell’anima, nel cervello il desiderio di serenità, di luce, di sole, di allegria.
Sono regali che ci dobbiamo tenere cari perchè – e te l’ho sempre detto – credo sia una atto dovuto alla solarità di questa nostra splendida ragazzina di cui – a distanza di 4 anni – ricordo ancora il suo caldo ed impertinente sorriso !!!
Con tutto l’affetto che posso
Un abbraccio e un grande sorriso per te, Marisa e Federico
Aureliana