Ciao Amichetta mia..oggi è un giorno importante, è il tuo giorno!
Ho deciso di scriverti due parole perché mi manchi tantissimo, oggi mi sono messa a rivedere le tue letterine e le scritte sui diari….che bello!! Mi hanno riportata al periodo più bello della mia vita, quello senza responsabilità, pensieri, dolori, dove l’unica cosa che contava era stare insieme tra le nostre e fantastiche montagne a giocare con l’elastico, l’ hula-hop, andare in bicicletta a fare km e km avanti e dietro per il paese, ed organizzare i nostri imbarazzanti (e aggiungerei talvolta vergognosi) spettacolini per i quali devo dire abbiamo fatto fare belle risate ai nostri fratelloni, i soliti puzzoni che ci prendevano in giro! Passavamo i due mesi estivi sempre insieme con la serenità nel cuore e tra la natura più assoluta..come potrei non voler tornare a quel periodo???
Poi tornate dalle vacanze era il momento di comprarci il diario e di tappezzarlo di scritte, prima ancora che iniziasse la scuola le pagine erano già tutte piene, ma in questo modo ci tenevamo sempre compagnia anche se a Roma abitavamo una alla parte opposta dell’altra..Ciò che c’è scritto in quelle pagine mi ha ridato la gioia che trasmettevi in ogni cosa che facevi o dicevi, l’entusiasmo che mettevi nel vivere anche la semplice quotidianeità..
E’ stato fantastico rimmergermi nelle tue parole, nella tua allegria, nel tuo mondo cosi colorato e gioioso che a volte mi chiedo come ha potuto trasformarsi in così poco tempo in un mondo così triste e grigio..
Però come dice il saggio Guccio, che grazie all’altro nostro grande angelo abbiamo conosciuto e apprezzato:
“E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent’ anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos’è.
….
Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella, (poi)
la città addormentata non era mai stata così tanto bella.
….
Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.”
Grazie Giulietta mia per avermi dato tutte queste emozioni in cosi poco tempo che abbiamo potuto vivere insieme, grazie per avermi aiutato a raggiungere tutti i traguardi finora prefissati e di essermi stata vicina nei momenti più difficili. So che c’eri e so che ci sarai per sempre.
Ciao Amichetta mia..TANTI AUGURI!
Ti voglio Bene.
Silvia.