Siamo ancora in piena pandemia, ma col vaccino alle porte questo difficile e triste momento storico finirà.

Siamo stanchi e solo le cose belle che in famiglia arrivano ci danno energia per attivarsi, altrimenti noi diversamente giovani invecchieremmo prima del tempo.

La famiglia quindi è sempre al centro del mondo, perché tutto è necessario, il lavoro, gli amici, i viaggi, la natura, la tecnologia, le passioni, lo sport, la politica, gli svaghi culturali, ma la Famiglia è un legame troppo forte, solo sentire la voce o il contatto con ciò che ha il tuo stesso DNA è un miracolo della vita.

E anche se ora i contatti non ci sono o sono limitati alle poche persone che ci ruotano intorno, si ha il tempo di rimettersi a pensare, ma più che altro a ricordare i momenti che non ricordavamo, una sensazione, un odore, un gusto.

Osservare, dentro e fuori, è il nostro nuovo esercizio. E fa pure piacere fermarsi.

Però adesso è troppo e il movimento deve risvegliarci in tutti i sensi.

Per me non toccare, accarezzare, pizzicare e baciare chi è andato via è uno stato già provato, ma avrò chi, non sostituirà mai, ma che costituirà una rinascita.

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