Agosto a Cittareale, con Giggia Giovanni e Fede, come tutti gli anni, da sempre.
Un mese di aria pura, temperatura mite, a differenza della calura romana quest’anno eccessiva, con i soliti amici e parenti che ci fanno fare la chiacchiera serena durante una passeggiata alla Rocca, o durante la camminata mattutina energizzante, o mangiando cose buone insieme in piazza.
Le mie uscite sono state proprio poche quest’anno, ma non mi definisco poco socievole, bensì piacevolmente attratta da quelle cose che mi fanno stare bene, come aprire la porta di casa e prendere il caffè mentre il sole sorge, nel silenzio perché Paride e Enea ancora si devono svegliare, le rondini a migliaia sui fili della luce. Oppure leggere e assopirsi dopo pranzo al sole. E finire annaffiando quei due, ma proprio due, fiori davanti casa mentre a Coste Pietra scende il tramonto.
Anche l’elemento acqua, per me determinante, ha avuto il suo ruolo rilassante nei momenti di pausa. Il fiume ha rumoreggiato in modo lento sotto casa.
Forse perché tutto l’anno parliamo parliamo, i nostri occhi sono sollecitati continuamente da mille cose, le orecchie tartassate dai rumori stradali, che viene naturale fare tutt’altro.
Però poi la vita intorno ricomincia e senza farci troppo caso ci adeguiamo nuovamente ai suoi ritmi, e neanche dispiace troppo, ci siamo abituati alla città e forse non potremmo farne a meno. Vorremmo però viverla come era, bella, grande, potente, ammirata, fotografata, ecc. ecc.
Ma non perdiamo la speranza, riprendiamo le nostre attività, e arrivederci a tutti
Marisa
ps: ci sono stati nostri amici e amiche che hanno realizzato i loro sogni e si sono uniti in matrimonio ai loro compagni, a tutti loro
AUGURI DI TANTA FELICITA’!!!