Grazie a tutti per i messaggi di affetto in questa giornata di ricordi, per noi da tutti gli amici di Giulia e nostri.
Un abbraccio forte.

Marisa, Giovanni, Federico

e grazie a Marisa j. per la vicinanza, per la bellissima canzone e il ritratto di Giulia

Beatles – Julia

Traduzione del testo :

Metà di quello che dico non ha senso
Ma lo dico solo per raggiungerti, Julia

Julia, Julia, la figlia dell’oceano mi chiama
Così canto una canzone d’amore, Julia
Julia, occhi di conchiglia, sorriso di vento, mi chiama
Così canto una canzone d’amore, Julia

I suoi capelli di cielo fluttuante luccicano
Scintillano nel sole

Julia, Julia, luna del mattino, toccami
Così canto una canzone d’amore, Julia

Quando non riesco a far cantare il mio cuore
Posso solo far parlare la mia mente, Julia

Julia, sabbia assopita, nuvola silenziosa, toccami
Così canto una canzone d’amore, Julia
Mi chiama
Così canto una canzone d’amore per Julia, Julia, Julia

Cara Bambina Mia, un’estate che ricorderemo per il gran caldo da vivere in città o al mare.

Visto che la nostra montagna si sta ribellando ai nostri  errori siamo costretti ad ubbidirle abbandonandola temporaneamente aspettando che si quieti e ci riconsenta di passeggiare, ammirare, respirare in un paesaggio meraviglioso.

Per ora ci accontentiamo e, grazie a questa sciagura, siamo andati a finire in una casetta al mare, quanto ti piacerebbe! e quanto avresti apprezzato la soluzione, anche se poi mi avresti detto, come del resto Fede, “io mi porto la tenda e vado a dormire al paese”.

Ti pensiamo ogni giorno e ci manchi sempre di più, sei il nostro faro!!!!

un bacio

mamma

Buongiorno Principessa, auguri per il tuo 30° compleanno, avrei voluto darti un bacio sulla guancia, ma possiamo solo immaginarcelo….. l’aria che ci sfiora, il mare che si gonfia con il vento, le nuvole che si spostano velocemente non sono altro che il tuo tocco per trasmetterci ancora vita.

Come sarebbe stato? non lo so, ogni tanto fantastico, oppure faccio confronti con chi vive la tua età, ma la tua vita sarebbe stata unica e quindi  lascio stare.

L’unica cosa che so è che ti stai prendendo cura di noi, di Fede e Marisa junior, l’impressione è che tutto quello che procede bene sia una tua benedizione.

Nonna vorrebbe raggiungerti al più presto, ma a suo modo ti sta vicina, ogni tanto raccoglie sassi, come ha sempre fatto, e dice di portarteli, l’ultimo ha voluto che Marisa lo pitturasse, oppure prega per te e per noi, è rimasta solo lei a farlo.

Domani ti porterò tulipani gialli su una tomba terremotata, nel nostro paese terremotato, e siamo sempre più tristi per questa situazione che ci obbliga a stare lontani anche da te di conseguenza.

La nostra casetta, la nostra panchina e le nostre montagne  continuavano ad essere per noi un punto fermo, dove tornare come meta sicura, ora poi che papà poteva veramente godersela.

Questo è l’ennesimo segno di quanto la vita sia dura e attraversata da tanti momenti diversi, quindi voglio ricordare i tuoi 18 anni di vita come un momento meraviglioso per tutti e sei.

AUGURI AMORE MIO

MAMMA

6 novembre 2016

Federico e Marisa (“Junior”) ad ottobre si sono trasferiti a casa di nonna Giggia con la sua benedizione (come da foto), quella di Mimma e Michele (i “Senior” di Bari), e ovviamente la mia e di Giovanni che tanto abbiamo voluto che il loro arrivo fosse accogliente, moderno, tecnologico, materico (ahahah), ma soprattutto ricco di amore, risate, amici e …….qualche cenetta con i suoceri !!!!!!

Sono contenta della decisione di Fede di voler andare in quella casa e farla ricominciare a vivere come pensavo che non succedesse più, e a questo ha contribuito Marisa Junior con la sua semplicità, collaborazione, positività, precisione, e simpatia!! La grande fatica è stata compensata dalla loro gioia!

AUGURIIIIII da mamma e …………….

dalla nostra Stella

Come forse ho già scritto l’arrivo di questa data ogni anno ci provoca un dolore incommensurabile, l’ansia che ci attanaglia nel rivivere momento per momento fino al giorno che Giulia ci ha lasciati non è più sostenibile, siamo sfiancati e poi non mi piace avere questa sensazione. Voglio ricordare mia figlia perché giocava, piangeva, rideva, parlava, scherzava, si arrabbiava, nuotava, studiava, amoreggiava, e non avere questo senso di panico e di vuoto.

Solo chi ha provato un dolore del genere oggi capisce tutte quelle mamme, papà e nonni che hanno perso i loro bambini e ragazzi sotto le macerie del terremoto di Amatrice.

Si vive, piuttosto si sopravvive, e sopra al dolore non ci si possono aggiungere anche altre emozioni negative, il corpo e la mente si ribellano, è meglio assecondarli, per noi e per chi ci sta vicino.

Per questo la messa in ricordo di Giulia quest’anno non sarà celebrata.

Chi vorrà ricordarla potrà farlo a suo modo, tanto già sappiamo che ognuno di voi lo fa ancora dopo dieci anni spessissimo.

Un bacio grande a tutti i nostri Angeli

Marisa