Domenica 18 settembre l’inizio di un incubo, una vita stroncata, un sorriso scomparso, un volto che mai più rivedrò. Una voce che non potrò mai più ascoltare ma che resterà per l’ eternità nei miei ricordi, nel mio cuore, dentro di me che l’ho vista piangere, ridere, giocare, crescere, dentro di me che l’ ho amata. Giulia la mia “frafrallina” dorata non c è più ma dentro di me ancora vive, la sento ancora parlare, mi sembra di vederla addormentata con il libro sul petto, mi illudo di vedere ancora le sue buffe faccine, e il suo sorriso da bambina un po’ troppo cresciuta. Troppe volte mi sono chiesta il perché di tutta questa sofferenza, il motivo per cui al mio angioletto sono state mozzate le ali, ma non ho mai trovato una risposta plausibile… Forse perché non c’ è, forse perché è successa la cosa più innaturale del mondo, forse perché Giulia non c’è più, è volata in cielo nonostante le abbiano spezzato le ali. È vero è stato tolto un granello di sabbia dal deserto, una goccia di acqua dall’oceano, ma era proprio quel minuscolo granello e quella piccolissima goccia di acqua a completarmi, era lei con i suoi sguardi i suoi gesti i suoi scherzi a rendere tutto più bello. Ricordo quando eravamo ancora bambine e alle 9 del mattino arrivava con le sue due fette di pane con il prosciutto; mi torna in mente poi quel suo bellissimo fermaglio con il sole che mi piaceva tanto, i nostri balletti a casa di Giorgia, e i gelati di “nonna” giggia… Ripenso poi a quest’ estate, al suo modo di guidare cosi buffo, alle sue confidenze, alla maglietta gialla sporca di sugo, al cappello verde del quale avevo deciso di appropriarmi, e allora una lacrima amara riga il mio viso e ogni cosa sembra essere diversa. Ho vissuto anni ibernata nell’attimo presente sembrava che la mia vita fosse dominata dal frammento e non sentivo la necessità di domandarmi il perché, ma ora si, ora che sono stata privata di un pezzo del mio passato, del mio presente e del mio futuro, cerco una spiegazione a tutto ciò, e magari la mia frafralla da lassù starà ridendo perché lei sa tutto, perché lei è là dove sono i giusti, perché lei ha visto il Dio nel quale credeva tanto e magari glielo ha chiesto. Sicuramente mi sta guardando mentre sto scrivendo queste poche righe, e se potesse mi asciugherebbe le lacrime con uno dei suoi fazzoletti profumati dicendomi di stare tranquilla.
Dolce Giulia hai lasciato un grande vuoto dentro il cuore dei tuoi familiari e credo sia inutile dirti di stargli vicino perché li amavi e li ami cosi tanto che sono certa li proteggerai con tutta te stessa da lassù e quando sentiranno un alito di vento sono sicura che li starai accarezzando con la tua piccola mano.
Frafrallina quell’eco che hai lasciato non potrà più essere colmato ma il tuo ricordo sopravvivrà in eterno.
Silvia Vanzo